Si è spesso parlato del “modello Italia” per identificare un sistema economico e commerciale fondato sulla piccola (il più delle volte anche micro) e media impresa.Questo sistema, però, necessita di sostegni finanziari da parte dello Stato, perché le aziende, in ragione delle loro dimensioni, sovente si trovano in difficoltà nel reperire, all’interno della compagine sociale, le risorse finanziarie per poter aggredire, con strategie vincenti, i mercati internazionali, dominati, nell’accaparramento delle quote di mercato, dalle multinazionali.
LE LEGGI DI SOSTEGNO ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE – LA LEGGE 212/92 – I PAESI DI RIFERIMENTO – Tale legge prevede il sostegno a programmi bilaterali o plurinazionali per la promozione della collaborazione dell’Italia con i Paesi, annualmente individuati dal CIPE(vedi scheda), per favorire la loro transizione verso forme di economia di mercato e l’integrazione con l’Europa. I BENEFICIARI – Beneficiari dell’intervento possono essere gli istituti ed enti pubblici e privati, con particolare riguardo agli organismi di assistenza tecnica e di formazione professionale; le associazioni di categoria, loro confederazioni e relative aziende di servizi; infine i consorzi e società consortili, cooperative, società e imprese con particolare riguardo alle PMI.ATTIVITA’ FINANZIABILI – Le attività ammissibili a contributo sono i progetti, della durata massima di 24 mesi, che riguardano le seguenti tipologie di intervento: la formazione professionale, manageriale e per i quadri intermedi; l’assistenza tecnica; gli studi di fattibilità e progettazioni nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni, della distribuzione, dell’economia sociale, dell’energia, del turismo e del risanamento ambientale, igienico e sanitario, nonché in materia di riconversione industriale ed agricola, e nel campo del restauro artistico ed urbano; i progetti-pilota finalizzati alla promozione di accordi di collaborazione economica tra le parti per il trasferimento di tecnologia; gli studi di fattibilità (piani finanziari e preparazione di documenti societari) per la costituzione di joint venture, o per la ristrutturazione di imprese miste, partecipate da soggetti italiani.
MISURA DEI CONTRIBUTI – Il contributo finanziario non supera il 50% dei costi ammissibili, fino ad un massimo di Euro 413.165.Giova ricordare però che, condizione per l’accesso ai fondi, sono, tra l’altro, il coinvolgimento di un partner (promotore locale) dei Paesi di destinazione della legge e la dichiarazione di interesse alla realizzazione rilasciata dall’Autorità governativa competente del Paese oggetto dell’intervento.LA LEGGE 84/2001 – La legge 84/2001, tesa a favorire la partecipazione italiana alla stabilizzazione, ricostruzione e allo sviluppo di Paesi dell’area balcanica, ha individuato un fondo specifico destinato alla realizzazione delle attività di promozione e sviluppo per l’internazionalizzazione del sistema delle piccole e medie imprese, verso i Paesi del Patto di Stabilità del Sud Est Europa.
ENTI ATTUATORI – L’attività di promozione e di assistenza, affidata a Informest e alla Fiera del Levante Servizi a cui sono stati affidati 2.347.280,00 € ciascuno, è stata esplicitata dal Comitato dei Ministri nella delibera del 5 luglio 2002. In quella sede si sono affidate alla Fiera del Levante Servizi 14 misure d’intervento raggruppate in 4 assi prioritari: cooperazione allo sviluppo, promozione e assistenza alle imprese, formazione, trasporti e comunicazione.
PROGETTI AGEVOLATI – Ogni progetto, presentato nell’ambito delle misure indicate, e della durata massima di 24 mesi, deve essere inquadrabile nelle finalità della legge: deve mirare, alla cooperazione con i Paesi del Patto di Stabilità ai fini di sviluppare economicamente l’area balcanica e tessere rapporti di collaborazione tra i soggetti economici che operano in detta area e la nostra realtà imprenditoriale.
GLI ASSI PRIORITARI – La maggior parte del budget è stata destinata agli assi 2 e 4, ossia quello relativo allo sviluppo economico (450.000 €) e quello sui trasporti e comunicazione (1.100.000 €).
ASSE 2 – PROMOZIONE E ASSISTENZA ALLE IMPRESE, TURISMO – L’asse 2 prevede azioni d’intervento finalizzate allo sviluppo e gestione di programmi tesi all’internazionalizzazione delle imprese italiane, alla cooperazione transnazionale in un’ottica di distretti industriali, a favorire programmi di agevolazione del commercio nonché riconversioni e sviluppo del sistema produttivo industriale e agricolo dei Paesi Balcanici interessati.ASSE 4 – TRASPORTI – L’asse 4 è certamente il più importante anche alla luce dei risvolti politici ed economici degli ultimi tempi. Basti pensare alla centralità assunta dai trasporti e dalla viabilità transfrontaliera per la stabilità e lo sviluppo dell’intera area dei Balcani e dell’Europa. Non a caso presso l’Ente Fiera del Levante si sta procedendo alla costituzione della segreteria del corridoio transeuropeo n.8 e questo non farà altro che aumentare le possibilità di sviluppo per la Puglia e il Mezzogiorno in genere.Nell’ambito dell’asse 4 si prevedono azioni orientate a dare attuazione agli impegni assunti dal Governo italiano sul corridoio 8 in ambito internazionale, nonché interventi finalizzati ad incentivare l’insediamento delle aziende italiane, in particolare quelle legate ai servizi di trasporto e spedizione, nell’area portuale di Bar e Durazzo.Formalmente i progetti avranno come soggetto promotore la Fiera del Levante Servizi, anche se presentati da soggetti terzi che, in questo caso, verranno qualificati partner. È, inoltre, possibile e auspicabile coinvolgere partners stranieri a condizione che il loro sia un ruolo attivo nell’esecuzione del progetto.I rapporti con i Paesi del Sud Est Europa nei prossimi anni saranno centrali per le regioni del Centro Sud e soprattutto per la Puglia. Il Sud è chiamato dunque a cogliere le importanti opportunità di crescita economica che indubitabilmente i Balcani possono rappresentare.