I consorzi export costituiscono un sistema nuovo con cui le PMI possono affrontare in modo strutturato l’approccio ai mercati internazionali. E’ noto che le dimensioni ridotte delle nostre aziende spesso non consentono di superare le difficoltà che l’ingresso nei mercati esteri comporta. Infatti per avviare una iniziativa in un Paese estero occorrerebbe all’interno dell’azienda un ufficio export che, in una fase preliminare, studi i mercati di riferimento, cerchi i contatti con gli importatori, delinei le strategie da attuare all’estero. Una organizzazione di tal fatta richiede un impegno economico insostenibile per le moltissime aziende di ridotte dimensioni (il 90 % In Italia). Ecco che la soluzione rappresentata dai consorzi export diventa l’unica percorribile per le piccole realtà imprenditoriali che vogliono affacciarsi sullo scenario internazionale.
CONSORZI DI PROMOZIONE E SERVIZI O CONSORZI DI VENDITA – Dal punto di vista tecnico-giuridico si tratta, nella maggior parte dei casi, di “consorzio con attività esterna”, che può assumere, a seconda delle funzioni, una duplice caratterizzazione: esistono, da un lato, i consorzi con compiti di promozione e servizi (che forniscono appunto servizi ai consorziati attraverso la costituzione segreteria plurilingue, la realizzazione di materiale promo-pubblicitario, la organizzazione della presenza dei consorziati a fiere ed eventi internazionali); e, dall’altro, i consorzi di vendita che, oltre alle funzioni proprie dei consorzi di promozione, svolgono politiche di vendita con cordate con i vari partecipanti. In altri termini il consorzio consente alle PMI di aggregarsi al fine di gestire in modo programmato ed efficace, attraverso il fondo consortile, la prima fase di penetrazione dei mercati esteri.
LA LEGGE 83/89 I FONDI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE La legge statale 83/89 dispone contributi ai consorzi all’esportazione fra piccole e medie imprese. Ai sensi di detta legge, il consorzio per il commercio estero, costituito da PMI iscritte regolarmente alla C.C.I.A.A, deve avere come scopi sociali esclusivi l’esportazione dei prodotti delle imprese consorziate e l’attività promozionale necessaria per realizzarla, a cui può aggiungersi l’importazione di materie prime e semilavorati da utilizzarsi da parte delle imprese stesse.I contributi ( nelle misure che esamineremo in seguito) sono destinati ai consorzi multiregionali costituiti da almeno 8 imprese (il limite è ridotto a 5 se le imprese hanno sede nelle regioni dell’Obiettivo, se operano in particolari settori merceologici- ossia settore tessile e abbigliamento -, infine se il consorzio è costituito da imprese artigiane). E’ considerato dalla legge multiregionale il consorzio che abbia almeno il 25% delle imprese associate con sede legale in una o più regioni diverse da quella delle restanti imprese; per i consorzi con più di sessanta imprese la suddetta percentuale scende al 15%.
INIZIATIVE FINANZIABILI- PRESENTAZIONE DOMANDE PER IL 2004 – I progetti che possono ottenere i contributi sono unicamente quelli promozionali, pertanto sono escluse le spese relative ad azioni dirette a sostenere le vendite ed in generale tutte le spese relative ad azioni aventi natura commerciale: A titolo esemplificativo il Ministero delle attività produttive (MAP) cita alcune spese ammissibili, tra le quali: partecipazione a fiere estere o a fiere internazionali in Italia; realizzazione, stampa e distribuzione di materiale redatti in lingua estera; pubblicità effettuata all’estero su giornali e riviste specializzate; incontri promozionali con operatori esteri; ricerche di mercato; realizzazione di un sito Internet in lingua estera, etc.Le iniziative descritte consentono un approccio più strutturato e graduale che consente alle imprese di valutare, attraverso le ricerche di mercato, i contatti con personale qualificato, la partecipazione a fiere, di verificare la efficacia del suo processo di espansione in un determinato Paese e modulare l’offerta in relazione alle specifiche caratteristiche del mercato target.La domanda va presentata al entro il 30 ottobre 2003 al MAP, secondo i facsimili predisposti dallo steso Ministero (si ricorda che devono essere presentate due distinte domande, l’una riguardante l’approvazione dei progetti promozionali, l’altra la liquidazione dei contributi entro il 15 aprile 2004). Una corsia preferenziale è riservata ai progetti che prevedano al realizzazione di diverse iniziative in sinergia con le Regioni o con le Camere di Commercio all’estero, ciò al fine di favorire la collaborazione sinergica tra diversi organismi per promuovere un insieme organico di iniziative a favore di un settore merceologico o di una filiera in un determinato Paese estero. Spesso il punto di forza di questi progetti è proprio la presenza di enti istituzionali che sono in grado di assicurare un monitoraggio costante dell’iniziativa, oltre a tutelare gli interessi delle imprese che operano nel Paese estero.
APPROVAZIONE ED ENTITA’ DEI CONTRIBUTI – Il programma promozionale si intende approvato se entro il 30 gennaio 2004 non siano state formulate osservazioni da parte del MAP. La misura effettiva del contributo dipenderà dalle risorse finanziarie assegnate e sarà calcolata secondo i seguenti limiti percentuali: – 40% delle spese promozionali per i consorzi che alla data della domanda di liquidazione (da presentarsi entro aprile dell’anno successivo a quello in cui si è goduto del contributo) risultino costituiti da più di 5 anni;– 60% delle spese promozionali per i consorzi le cui imprese sono ubicate per i 4/5 nei territori delle Regioni dell’Obiettivo 1.– 70% delle spese promozionali per i consorzi che al momento della domanda di liquidazione risultino costituiti da non più di 5 anni.In ogni caso l’importo del contributo, che sarà erogato secondo la forma agevolata prescelta dal beneficiario, non sarà superiore a 77.468, 53 di euro per i consorzi aventi sino a 24 imprese; a 103.291,38 di euro per i consorzi aventi sino a 74 imprese; a 154.937,07 di euro per i consorzi aventi almeno 74 imprese.