In una economia ormai globalizzata e in uno scenario che vede affacciarsi quotidianamente nuovi concorrenti, diventa più che mai strategico ed essenziale il ruolo delle Istituzioni nello sviluppo e nella crescita competitiva delle nostre imprese in ambito internazionale. Il confronto con i competitors stranieri è diventato imprescindibile per qualsiasi impresa che voglia rimanere sul mercato o che intenda rilanciare la propria attività, ma, al fine di sostenere tale confronto, gli sforzi economici e l’impiego di risorse umane devono trovare una giusta canalizzazione, ossia devono presupporre a monte, data la complessità del sistema internazionale, una seria programmazione che eviti sprechi ed ritardi e che come tale non può esclusivamente essere affidata alle imprese. Le istituzioni, gli enti pubblici e le associazioni di categoria devono diventare punti di riferimento ed interlocutori qualificati nel percorso che conduce le imprese ad agire in contesti internazionali, con il primario compito di orientarne le scelte, in forza dell’enorme bagaglio di informazioni e conoscenza che essi hanno delle realtà estere rispetto alle imprese, e di prevenirne, per quanto possibile, gli errori in fase di ideazione e sviluppo dei progetti.
LO SPORTELLO REGIONALE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE – Nella logica di decentramento delle competenze da Stato a comuni, province e regioni in nome dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, inaugurata con la riforma Bassanini (vedi legge 59/97), il supporto allo sviluppo economico ed industriale è stato affidato ai succitati enti locali. Nonostante l’amministrazione centrale abbia conservato la competenza per l’attività di commercio estero – ivi compresa quella relativa alla definizione del programma delle iniziative promozionali del Made in Italy sui mercati internazionali – sono state decentrate presso le regioni per effetto del D.lgs 112 del 1998 una serie di funzioni molto importanti che attengono direttamente alla internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali. In particolare le funzioni rimesse alle regioni sono le seguenti:– l’organizzazione e la partecipazione a fiere, mostre ed esposizioni organizzate al di fuori dei confini nazionali per favorire l’incremento delle esportazione dei prodotti locali;– la promozione e il sostegno alla costituzione di consorzi tra piccole e medie imprese industriali commerciali ed artigiane;– la promozione ed il sostegno alla costituzione dei consorzi turistico-alberghieri;– lo sviluppo della commercializzazione nei mercati di altri Paesi dei prodotti agro-alimentari locali. L’intento del legislatore è stato quello di rinnovare i compiti e le procedure degli enti preposti all’internazionalizzazione, adottando un sistema improntato al decentramento territoriale prevedendo la costituzione di organismi di raccordo tra centro e periferia e coordinamento a livello regionale, come gli Sportelli regionali per l’internazionalizzazione che costituiscono un interfaccia ideale tra imprese e sistema. (D.Lgs n.143 del 1998). In questo modo i servizi offerti sono posti in stretta relazione con le esigenze e le caratteristiche della rete produttiva locale, al fine di promuovere con efficacia e azioni mirate la presenza delle nostre imprese nel cosiddetto mercato globale.
L’ATTIVITA’ E I SOGGETTI COINVOLTI – Lo sportello ha lo scopo di creare una sinergia tra gli enti e gli organismi preposti al sostegno delle imprese – specie se rivolte ad accrescerne il grado di internazionalizzazione- per consentire alle imprese abituate ad operare in una dimensione locale si assumere lo status di impresa globalizzata, ovvero di impresa in grado di estendere le proprie relazioni commerciali in ambito internazionale secondo un piano di sviluppo strutturato e idoneo a consentire una competizione a pari livello con i concorrenti esteri, abbandonando approcci casuali e non strutturati.Le attività degli Sportelli sono facilmente individuabili poiché coincidono con tutti i servizi necessari ad un impresa che voglia “internazionalizzarsi”, e sono le seguenti: assistenza sulle modalità di accesso e di utilizzo degli strumenti promozionali, finanziari ed assicurativi utilizzabili sia a livello nazionale che regionale; consulenza in materia legale fiscale e amministrativa; supporto e guida nella selezione dei mercati esteri, nella scelta dei partner in progetti di investimento, etc.All’attività degli Sportelli, costituiti secondo modalità organizzative convenute tra il Ministero del Commercio Estero e le singole Regioni, prendono parte anche l’ICE, la SIMEST e la SACE, le associazioni di categoria, il sistema camerale, le banche e tutti i soggetti impegnati nel sostegno del sistema produttivo regionale. Inoltre gli Sportelli, nello svolgimento della loro attività, possono avvalersi di canali privilegiati come le ambasciate italiane all’estero e le sedi ICE nel mondo.
LE REGIONI –Quasi tutte le regioni non hanno voluto perdere questa occasione e hanno attivato i processi per giungere all’istituzione degli sportelli che sono già operativi in Italia per 12 Regioni (tra cui le limitrofe Basilicata e Molise). Molti sportelli hanno raccolto anche l’adesione di diversi ed importanti istituti bancari e di società di consulenza (si pensi al caso dello sportello della Regione Piemonte). Per quanto riguarda la Puglia i soggetti coinvolti, ossia il MAP e la Regione ovviamente, l’ICE, la Sace, la Simest, la Finpuglia e l’Unioncamere Puglia, hanno siglato in data 26.04.02 l’intesa Istituzionale e in data 16.12.02 sono addivenuti alla stipula del protocollo operativo che ha individuato la sede dell’istituendo sportello a Bari all'interno del padiglione della Regione presso l’Ente Autonomo "Fiera del Levante”. L’ultimo step è stato compiuto lo scorso 14 gennaio quando è stata sottoscritta un’intesa sul tema tra il Presidente della Regione Fitto e il Vice Ministro per le attività produttive Urso, pertanto si auspica che anche nella nostra Regione lo sportello possa diventare operativo già nel corso di quest’anno per far sì che le nostre imprese possano beneficiare di un valido supporto che risponda alla sempre più stringente esigenza di espansione all’estero.