Il terzo bando (call for proposal 2005) per partecipare al progetto comunitario Marco Polo è stato pubblicato il 24 novembre 2005 con termine ultimo per la presentazione delle domande fissato per il prossimo 30 gennaio; il budget a disposizione ammonta a 30,1 milioni di euro e si prevede l’approvazione di 30 progetti al massimo. Il Progetto denominato Marco Polo, disciplinato dal regolamento CE 1382/2003, mira – come si legge nelle premesse del citato regolamento – “a ridurre la congestione stradale, a migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto merci nella Unione Europea, nonché a potenziare il trasporto intermodale (combinazione di diverse modalità di trasporto: aereo, marittimo/fluviale e terrestre), contribuendo in tal modo ad un sistema di trasporto efficiente e sostenibile”.
LE AZIONI OGGETTO DI FINANZIAMENTO – Al fine di raggiungere gli obiettivi anzidetti, il Regolamento individua tre tipi di azione oggetto della misura comunitaria di intervento che andiamo brevemente ad analizzare.1. Azioni di trasferimento tra modi (modal shift actions), volte a trasferire quanto più traffico possibile nelle attuali condizioni di mercato, dalla strada verso il trasporto marittimo a corto raggio, il trasporto ferroviario e le vie navigabili interne o ad una combinazione di modi di trasporto in cui i percorsi stradali sono più brevi possibili. Questo tipo di azione, che deve raggiungere i suoi obiettivi in massimo 36 mesi, può essere finanziata fino al 30% delle spese globali ammissibili (la soglia indicativa minima del sussidio è di 500.000 euro per azione). 2. Azioni catalizzatrici (catalyst actions): qualsiasi azione innovativa tesa a superare le barriere strutturali (ovvero un ostacolo reale, non temporaneo né di natura regolamentare, che impedisce il buon funzionamento della catena di trasporto) presenti nel mercato comunitario che ostacolano il buon funzionamento del mercato, la competitività del mercato marittimo a corto raggio, del trasporto ferroviario e delle vie navigabili interne e/o l’efficienza della catena dei trasporti che fa ricorso a tali modi. La presente azione, da completarsi al massimo in 48 mesi, beneficia del 35% dell’ammontare delle spese globali ammissibili (la soglia indicativa minima del finanziamento è di 1.500.000 euro per azione) 2. Azioni comune di apprendimento (common learning actions): qualsiasi azione volta a migliorare la cooperazione al fine di ottimizzare in maniera strutturale i metodi e le procedure di lavoro nella catena di trasporto merci. L’azione in parola, che deve raggiungere i suoi obiettivi in 24 mesi, beneficia di un sussidio pari al 50% delle spese globali ammissibili (la soglia indicativa minima del sussidio è di 250.000 euro per azione)
AMBITO DI APPLICAZIONE – IL TERRITORIO – Rispetto alle edizioni passate (call for proposal 2003 e 2004) l’ambito di applicazione questa volta ricomprende anche un Paese candidato all’ingresso nell’UE: la Romania. Ma procediamo con ordine. Il programma in discussione è rivolto a progetti che riguardano il territorio di almeno due Stati membri o il territorio di almeno uno degli Stati membri e quello di un Paese terzo vicino. A questo proposito si intende terzo Paese vicino, il Paese terzo che è geograficamente vicino all’Unione europea (ogni Paese non membro che abbia il confine in comune con l’UE o con una zona costiera che si affaccia su di un mare chiuso o semi-chiuso contiguo all’UE), oppure un paese EFTA, che abbiano stipulato accordi relativi al programma con l’UE. L’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia hanno concluso accordi di tal genere e possono beneficiare dei fondi messi a disposizione. La Romania, come dicevamo, può anch’essa beneficiare dei fondi comunitari, avendo concluso un accordo bilaterale con l’UE nel 2005 (Memorandum of understanding del 19.10.2005), mentre la Bulgaria, altro Paese candidato, non avendo stipulato (per la third call del 2005) accordi relativi al progetto, non può beneficiare per la parte del progetto che la riguarda di alcun contributo e i benefici di carattere ambientale che il progetto potrebbe apportare non accedono alla valutazione del progetto presentato.
TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO – I progetti devono essere presentati entro il 30 gennaio 2006 secondo le modalità illustrate in dettaglio nella “call for proposal” redatta appositamente per ciascun bando e disponibile in inglese sul sito della UE. In particolare va evidenziato che la presentazione delle azioni deve essere effettuata almeno da due imprese, che abbiano sede in Paesi diversi (uno dei quali membro della UE), le quali siano anche indipendenti giuridicamente l’una dall’altra. La domanda deve contenere una descrizione dettagliata dello sviluppo del servizio che si intende realizzare, in particolare, per i primi due tipi di azione (modal shift e catalyst actions), devono essere oggetto di analisi il percorso preso in esame ed esistente (the old “road”-route) ed il percorso che scaturisce dal progetto (the new “modally- shifted” route), oltre ad essere corredata da un business plan (che copra la durata del finanziamento e almeno un anno successivo), da una ricerca di mercato (corredata, ad esempio, dalle eventuali letter of intents siglate con i potenziali clienti, etc. ). Una novità introdotta da questo bando consiste nella possibilità di utilizzare una diversa unità di misura per i beni leggeri (il metro cubo anziché la tonnellata, 4 metri cubi-kilometro saranno pari a 1 tonnellata-kilometro) al fine di operare il calcolo del traffico da trasferire. Altri requisiti sono inoltre l’affidabilità finanziaria (capacità a sostenere l’investimento) e la capacità tecnica dei partecipanti. Inoltre la valutazione dei benefici ambientali (enviromental benefits) è basilare: i benefici ambientali possono essere di tipo qualitativo (con il nuovo percorso si evitano ad esempio aree a forte densità abitativa o riserve naturali) e quantitativo (si mettono a confronto i rispettivi costi esterni dei due percorsi) e concorrono in maniera rilevante a determinare il punteggio definitivo del progetto.