Ospitiamo l’intervento per la Gazzetta del Mezzogiorno di Paolo TANZI – PARMA – Responsabile Ufficio Sviluppo della Camera di Commercio Italiana di Rosario in Argentina.“ L’Ufficio per lo Sviluppo Commerciale in Italia della provincia di Santa-Fe’ (Argentina) sotto l’egida della Camera di Commercio di Rosario e quella di Parma, e’ stato attivato per favorire i contatti tra le aziende produttive e commerciali delle due regioni. Tale progetto sperimentale e’ oggetto di viva attenzione da parte del sistema delle camere di commercio estere, con l’idea di replicarne il modello per altri Stati.
LA RIPRESA ECONOMICA ARGENTINA – La situazione odierna in Argentina è sicuramente migliorata rispetto a quella – in effetti veritiera – riportata da tutti i mass media internazionali alla fine del 2002 ed all’inizio di quest’anno; a testimonianza di tale trend positivo il cambio pesos/dollaro, che è passato in breve tempo da 3,5/1 del 2002, con tendenza al peggioramento, ai 2,82/1 dei primi giorni di maggio. Torno dall’aver rappresentato l’Italia su invito argentino alla fiera internazionale dell’alimentazione di Rosario, (FIAR 2003) che con uno sforzo inimmaginabile e’ stata fortemente voluta – dopo la sospensione nel 2002 per effetto della crisi – sia dal pubblico che dal privato, per ridare fiducia economica e psicologica ad una nazione messa in ginocchio, credo mai cosi’ pesantemente, dalla spirale di eventi negativi dell’anno passato. Ho visto una fortissima volontà’ di ripresa, e credo che dopo gli avvenimenti politici degli ultimi giorni si possa preventivare una fase nuova per questa nazione, che forse finalmente potrà – con fatica – staccarsi dalle tradizioni politiche tipicamente sudamericane.
SETTORI TRAINANTI – I settori trainanti e che per primi hanno rialzato la testa dopo la grande crisi dell’inizio dell’anno, sono l’agricoltura e di conseguenza anche il settore delle macchine agricole. Questo perchè in passato ci si riforniva per tali macchinari dall’estero e specificatamente dal Brasile; ora, per effetto del default, si è ricominciato a servirsi del mercato interno ed a riorganizzare le produzioni .L’Argentina e’ un paese dalle mille risorse e dalle potenzialità’ enormi ; basti pensare alle estensioni di terreni. Superfici inimmaginabili per un agricoltore italiano, abituato ai nostri fazzoletti ( Vi sono fazende con un milione di ettari di terra e altrettanti capi di bestiame sempre in rotazione).
GLI INVESTIMENTI E LE JOINT VENTURES – In questo momento investire in questa parte del mondo e’ senz’altro appetibile per investitori italiani o europei , soprattutto se interessati ad entrare con le proprie capacita’ di tecnologia e penetrazione dei mercati in quel grande bacino di utenza che e’ il Mercosur.Acquistare poderi (estancias), per realizzare produzioni agricole qui da noi ormai compromesse dallo sfruttamento eccessivo dei terreni, è sicuramente un’iniziativa economicamente valida, specialmente se supportata dalle nostre capacita’ imprenditoriali e da quel know-how che tutti ci riconoscono e ci invidiano, specialmente nel campo agroalimentare.Dal punto di vista imprenditoriale, l’intervento auspicabile è la costituzione di società’ miste con sede in Argentina, riconducibili alla forma giuridica internazionale delle joint-ventures companies. Questa opzione e’ fortemente spinta dalle autorità’, nazionali ed internazionali, che stanno emanando provvedimenti di incentivazione di questo tipo, visti come un mezzo privilegiato per fare ripartire l’economia argentina.
IL SETTORE AGROALIMENTARE E QUELLO DEL TURISMO – Nello specifico, l’interesse principale si rivolge al settore agro-alimentare, in cui si dovrebbe potere coniugare la grande tradizione delle imprese italiane con le notevoli risorse, in gran parte inespresse, di questa nazione sudamericana.Favorevole agli insediamenti produttivi può essere l’alto grado di scolarizzazione della popolazione, che, non va dimenticato, per oltre il 50% e’ di origine italiana.Un altro settore che si sta monitorando e valutando in funzione di futuri investimenti e’ quello del turismo e, in particolare, dell’agriturismo. Ciò’ viene fatto per attuare una ridistribuzione del reddito sul territorio, raggiungendo, in questo modo, anche zone che sono fuori dei normali circuiti.Per tutto questo e per il forte legame che tradizionalmente lega le nostre culture, l’aspettativa e’ di divenire in un futuro prossimo dei partners privilegiati per la nazione argentina, sia dal punto di vista commerciale sia dal punto di vista produttivo. Lo scenario possibile potrebbe essere quello di ottenere dei prodotti argentini, a qualità’ italiana, in grado di competere ad alti livelli ( ed a bassi costi ) sui mercati americani.Chiudo complimentandomi col giornale che mi ospita, poiche’ e’ una delle prime testate che ha dimostrato una sensibilita’ spiccata verso le richieste di conoscenza delle dinamiche dei mercati internazionali, indispensabile oggi per le aziende che intendano porsi correttamente in un contesto di competizione globale ….”