Accordo Italia-Isaele su progetti di ricerca

 

Anche quest’anno sarà possibile partecipare alla gara bandita nell’ambito dell’Accordo di cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico siglato nel 2000 tra il nostro Governo e quello dello Stato di Israele, presentando entro il prossimo 30 maggio progetti di ricerca congiunti italo-israeliani.

SETTORI DI INTERESSE E MODALITA’ DI COOPERAZIONE – La cooperazione dei due Paesi deve avvenire per progetti ricompresi nei seguenti settori: medicina, sanità pubblica e organizzazione ospedaliera, biotecnologie, agricoltura e scienza dell’alimentazione, nuove forme di energia e sfruttamento delle risorse naturali, applicazioni dell’informatica nella formazione e nella ricerca scientifica, ambiente, comunicazioni, innovazione nei processi produttivi, spazio, tecnologie dell’informazione, comunicazione di dati, software, oltre ad ogni altro settore che possa risultare di reciproco interesse.

LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI – Il partner israeliano dovrà essere obbligatoriamente un soggetto industriale (impresa) che può essere assistita tecnologicamente e scientificamente da unsoggetto non industriale (università, centro di ricerca etc…) .Il partner italiano potrà essere sia un’impresa che un soggetto non industriale (università, centro di ricerca etc…). Le università e i centri di ricerca dovranno però obbligatoriamente essere affiancati da un’impresa. I partners italiano ed israeliano dovranno esprimere la volontà di cooperare, su base paritaria, allo sviluppo di un nuovo prodotto, processo industriale o servizio. Il prodotto, processo o servizio deve presentare caratteristiche di innovazione tecnologica. I progetti ammissibili al sostegno finanziario devono poter contribuire a realizzare sistemi, prodotti, applicazioni, processi innovativi e di mercato, con potenziali ricadute per le economie dei due Paesi. I partecipanti italiani ed israeliani dovranno presentare il progetto simultaneamente, ognuno alle proprie Autorità competenti, come abbiamo detto, entro e non oltre il prossimo 30 maggio: per la parte italiana andrà presentato al Ministero degli Affari Esteri – Direzione Generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente – Ufficio II; per la parte israeliana presso l’Office of the Chief Scientist del Ministero dell’industria. La domanda avverrà tramite la compilazione del formulario in inglese reperibile sul sito del Ministero degli esteri (www.esteri.it) che dovrà essere sottoscritto dal responsabile del progetto; i partecipanti italiani dovranno altresì predisporre una descrizione sintetica del progetto in lingua italiana. Il progetto dovrà essere inviato sia in originale tramite raccomandata al Ministero degli Affari Esteri – Direzione Generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente – Ufficio II, che per posta elettronica all’indirizzo e-mail dgmm2@esteri.it.

FINANZIAMENTO – I progetti approvati dalle Autorità italiane ed israeliane, e che risulteranno vincitori della gara, verranno finanziati da entrambe le Parti contraenti l’Accordo. Il sostegno finanziario sarà pari al 50% dei costi documentati di ricerca e sviluppo. I progetti approvati dalle Autorità italiane ed israeliane e che risulteranno vincitori verranno finanziati da entrambe le Parti contraenti l’Accordo. Ove il progetto abbia successo e dia luogo a profitti, il finanziamento di parte italiana dovrà essere rimborsato, restituendo il corrispettivo erogato, senza interessi, mediante royalties o guadagni derivanti dalle vendite. Nessuna restituzione sarà dovuta ove il progetto non abbia esito positivo in fase di commercializzazione.

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